Contrariamente al pensiero comune, gli addominali non vengono scolpiti in palestra, ma in cucina. Anche se avete gli addominali più sviluppati del mondo, non saranno visibili se non si dispone di grasso corporeo inferiore al 10%. Quindi, prima di fare ulteriori crunches, leggete il seguente articolo che potrebbe aiutarvi a fare la differenza tra l’avere un 6-pack o meno questa estate.
Innanzitutto, se il vostro obiettivo è quello di ridurre il grasso corporeo, cercate di eliminare i carboidrati prima dell’allenamento, incluso le bevande energetiche che bevete prima di andare in palestra. I ricercatori dell’Università del Texas (USA), hanno scoperto che i consumare i carboidrati prima dell’allenamento riduce il processo brucia grassi durante l’esercizio. Questo perché i carboidrati portano ad un aumento dell’ormone insulina, che una volta innalzato può limitare l’ “ossidazione dei grassi”. Perciò, evitando di consumare qualsiasi carboidrato prima dell’allenamento, lo stato ormonale del vostro corpo sarà più favorevole al processo brucia grassi.
E’ importante notare che, se il vostro obiettivo è quello di migliorare le prestazioni, è necessario assumere carboidrati prima dell’allenamento. Allenarsi senza questi carboidrati è l’equivalente di un “suicidio sportivo”. Gli scienziati della Loughborough University hanno tentato di quantificare la differenza che questi carboidrati fanno sulle prestazioni di un corridore e hanno scoperto che le persone che seguono una dieta ricca di carboidrati nei 7 giorni prima di una gara di 30 km sono stati il 10% più veloci rispetto a quelli che non hanno seguito questo regime. Ma se il vostro obiettivo è un 6-pack, dimenticatevi i carboidrati!
Un altro cambiamento culinario che potrebbe fare una grande differenza sulle vostre abs sono i piatti cucinati con grassi sani. L’ olio di cocco, per esempio, è considerato uno dei grassi più sani al mondo dal momento che è privo di colesterolo e contiene una grande fonte di trigliceridi a catena media (TCM). TCM, a differenza dei grassi a catena lunga, sono trattati dall’organismo come carboidrati e sono utilizzati come energia. Molti scienziati ritengono che è grazie a questo che i TCM hanno questa straordinaria capacità di incentivare la perdita di grasso. Il risultato di uno studio condotto dalla Scuola di Dietetica e Nutrizione Umana in Quebec, Canada, ha dimostrato che avere una dieta ricca di TCM risulta in una perdita di grasso maggiore, forse dovuto a un maggiore dispendio energetico e a una maggiore ossidazione del grasso. Lo studio si conclude affermando che l’olio di cocco e il suo contenuto di trigliceridi a catena media agisce come agente stimolante della perdita di grasso.
Inoltre, in un altro studio della McGill University del Quebec, Canada, è stato dimostrato che i trigliceridi a catena media hanno un forte effetto saziante che vi aiuta con la dieta già dal primo giorno. Un solo cucchiaino può essere efficace, può aiutare a controllare la tentazione e a ridurre la fame. Così la prossima volta che avrete un languorino e vi dirigerete verso la scatola di biscotti, provate a cucinare con l’olio di cocco aggiungendolo alla vostra insalata o al caffè della mattina.
Infine, può sembrare semplice, ma provate ad aggiungere più proteine ad ogni pasto. Questo perché la proteina rispetto a qualsiasi altro macronutriente (carboidrati o lipidi), vi aiuterà a rimanere sazi più a lungo. Inoltre, gli scienziati hanno scoperto che le varie proteine hanno differenti proprietà legate alla perdita di grasso.
Per esempio, uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition ha esaminato 23 adulti sani e magri e ha dato loro pasti composti da proteine whey, caseina e proteine di soia. Gli effetti termici di ogni pasto (la quantità di calorie necessarie per digerire le proteine) sono stati misurati sia prima del pasto sia 5 ore e mezza dopo il consumo. Lo studio ha mostrato che l’effetto termico della proteina del siero di latte è superiore a quello della caseina e a quello delle proteine della soia e anche l’ossidazione del grasso accumulato era maggiore con le proteine del siero di latte.
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